.

MONELLI A RFV, Jovic in crescita. Quel 1982...

di Redazione FV

Nel pomeriggio di Radio FirenzeViola è intervenuto Paolo Monelli, ex attaccante della Fiorentina, per analizzare il momento dei viola e l'avvicinamento alla sfida contro il Lecce: "Con Baroni ho giocato alla Fiorentina. Si sta dimostrando un buon allenatore, ha vinto la B col Lecce".

Com'era il Baroni giocatore?
"Era un buon difensore, aveva un buon stacco di testa. Non dimentichiamoci che ha vinto pure uno scudetto al Napoli. Da allenatore non lo conosco bene".

Nelle ultime 3 settimane Jovic sembra aver trovato la via del gol, vede miglioramenti?
"Certo, ho letto le dichiarazioni di Italiano che ha detto che lui è il titolare. Un attaccante pr valutarlo bene deve giocare qualche partita di fila. Per quanto riguarda Cabral la situazione è diversa".

Si aspettava queste difficoltà da parte di Italiano?
"Credevo potesse fare qualcosa in più, la viola ha 6 punti in meno rispetto la scorsa stagione. Quando cambi molto giocatori a partita diventa difficile trovare continuità. Fra un mese il campionato si ferma, quindi fare turnover non è molto producente. I giocatori potranno recuperare durante la sosta, tolti ovviamente quelli che andranno al Mondiale". 

Cosa pensa della gestione del gruppo da parte di Italiano?
"Non lo so, il calcio è cambiato. Le rose sono così ampie che non è semplice accontentare tutti". 

Che ricordi ha del campionato dell'82?
"L'epilogo più giusto sarebbe stato lo spareggio. Nelle ultime partita ci sono stati 2 episodi che fanno pensare che non sia stato giusto quello che successe. Quel finale di campionato lo abbiamo vissuto male. L'aspetto più positivo è stato il ritorno a Firenze, dove ci aspettarono migliaia di tifosi". 

Che ricordo ha di Antognoni?
"Ogni tanto ci sentiamo ancora. Io credo che aldilà del giocatore, di livello altissimo, mi piace rimarcare la persona che è. Uno come lui avrebbe fatto bene in società".

Come vede la partita fra Lecce e Fiorentina?
"Mi auguro che possa finire 1-3 come quando la giocai io. Feci pure una doppietta".