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OLIVEIRA A RFV, A Salerno nel '98 fu una brutta serata

di Redazione FV

Luis Oliveira, detto Lulù, ex calciatore viola, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Viola Amore Mio" partendo da ciò che è accaduto a Salerno il 25 ottobre 1998, quando durante Fiorentina-Grasshoppers di Coppa Uefa, il lancio di una bomba carta in campo da parte dei tifosi salernitani e il ferimento del quarto uomo decretò però la sospensione del match e la successiva assegnazione della vittoria a tavolino al Grasshoppers: "Era una partita quasi vinta, eravamo praticamente al turno successivo. Ce la saremmo giocata con tutti, a prescindere da chi andavamo ad affrontare: non avevamo paura di nessuno. Dopo l'esplosione non sentivo nemmeno le parole dei miei compagni. Non ho sentito nulla per 5/6 minuti".

Quella fu una serata negativa.
"Si per tutti quanti: per noi, per la tifoseria... È stato un brutto momento. Uscire così dalla competizione con una vittoria in mano ha fatto male. Non è stata una sconfitta sul campo, ma questo è il regolamento e dobbiamo accettarlo". 

La Fiorentina adesso si può levare qualche soddisfazione? 
"Dal mio punto di vista se l'è già tolte, nessuno si aspettava che la Fiorentina potesse fare questo campionato anche a livello europeo. Hanno trovato un'unione tra di loro e hanno formato un gruppo. Complimenti a tutti. Adesso manca qualche partita da giocare e devono pensare ad andare avanti nelle coppe, soprattutto in quella europea". 

Cabral si è acceso, che ne pensa?
"L'attaccante non è un ruolo facile, ci sono dei periodi che non riesci a trovare nemmeno la porta. È capitato a tutti. La cosa più importante è lavorare ancora di più per prendere fiducia in sé stessi. L'attaccante non deve mollare mai".

Jovic è una prima punta?
"No, per me è un trequartista. Si muove bene, riceve la palla, non va in profondità. Cabral è più da aerea di rigore e in questo momento non perdona quando tira in porta. Ha superato il momento difficile". 

Prosegue: "Negli altri campionati c'è meno pressione, sono più liberi, in Italia se non fai le cose per bene non puoi andare avanti".

Che ne pensa degli esterni della Fiorentina? 
"Sono giocatori che prediligono l'uno contro uno e che ti possono fare la differenza. Ovviamente bisogna lavorare per migliorare dove uno pecca". 

Come valuta la crescita di Dodo? 
"Può anche farsi le unghie viola, l'importante è quello che dimostra sul campo e lo sta facendo. Quando passa un po' di tempo senza giocare diventa difficile perché perdi la condizione, ma lui ora sta dimostrando un grande valore".


Lulù Oliveira a Radio Firenze Viola