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PALOSCIA A RFV, Manca un grande nome. Italiano...

di Redazione FV

Direttamente ai microfoni di Radio FirenzeViola è intervenuto Raffaello Paloscia, che ha commentato le vicende legate alla Fiorentina, a partire dalla scomparsa di Francesco Rizzo, protagonista del secondo scudetto viola: "Nella Fiorentina era quasi una riserva, dato che c’era Chiarugi, ma Pesaola riusciva sempre a trovargli posto, perché lo riteneva tatticamente perfetto in quella squadra scudetto. Rizzo era un'ala tattica che sapeva cucire il gioco, veramente di una bravura eccezionale. Tant'è che fu chiamato in nazionale. Ma alla Fiorentina era sbarrato da Chiarugi, idolo del presidente Ballini. Ciononostante segnò vari gol preziosi quell’anno. La sua specialità erano le punizioni, le tirava perfettamente". 

Sul paragone fatto da Orrico, tra Italiano e Herrera: "Io ho una grande stima di Orrico, pensavo la sua carriera fosse molto più bella e lunga di come è stata. Ma trovo davvero incomprensibile questo paragone. Italiano ha cominciato ora la carriera, con una promozione a Spezia e con il ritorno in Europa con la Fiorentina. È un avvio importante, ma è solo l’inizio. Herrera invece ha avuto una carriera eccezionale, fu considerato una specie di dittatore, proprio perché aveva un carattere durissimo con i giocatori. Se facessimo invece un paragone tra Herrera e Bernardini allora sceglierei il secondo: faceva un calcio splendido e fece un’impresa come vincere lo scudetto a scudetto a Firenze e Bologna, cosa che ora non riuscirebbe più a nessuno. Italiano mi sento di paragonarlo ad altri, per esempio ci ritrovo un po’ De Sisti, tanto per restare a Firenze. È stato un grande, avrebbe meritato di vincere lo scudetto con la Fiorentina, faceva giocare benissimo la squadra. Come Italiano, che mi piace molto: fa vedere un calcio splendido in una squadra come la Fiorentina, che l’ha presa sicuramente non per vincere lo scudetto. Già riportarla in Europa è stata un’impresa. Io ho molta fiducia in Italiano, credo che sarà l’allenatore del futuro".

Ha poi aggiunto un retroscena: "Herrera aveva un accordo con la Fiorentina, ebbe un appuntamento con Ristori, vicepresidente all’epoca, in un motel. Si incontrarono ma le richieste economiche di Herrera spaventarono la Fiorentina, che lasciò perdere. Guadagnava cifre astronomiche".  

Sul ricordo di Ciotti, scomparso esattamente 19 anni fa: "Mi fa grande piacere parlare di Ciotti, che tra i giornalisti non fiorentini è stato il mio più grande amico. Abbiamo vissuto insieme tutte le imprese della nazionale, era stato uno dei primi giornalisti della carta stampata. È stato un grande compagno nelle partite di scopone, nelle trasferte della nazionale. Ciotti era simpatizzante della Fiorentina, quasi tifoso, se c’era da andare a vedere partite che non fossero delle squadre più importanti, la sua trasferta preferita era quella di Firenze. Parlo del più grande amico tra i colleghi non di Firenze. È stato, dopo Ameri in ordine cronologico, il primo telecronista, ma secondo me Ciotti era nettamente più bravo di lui".  

Sul mercato viola: "Mi sta piacendo la campagna acquisti, anche se secondo me manca un grande nome. Per me la Viola può essere all’anno della possibile conferma, certo lottare con squadre come Inter, Juve e Milan sarà dura. Ma se la Fiorentina prosegue così può diventare la quarta squadra italiana. Secondo me il sogno Champions è realizzabile. Poi Inter, Juve e Milan sono di un altro pianeta, ma la Fiorentina se continua così può avvicinarsi molto a questo pianeta".