PELLISSIER, Beltran o Nzola? Io punterei su Nzola
L'ex bomber del ChievoVerona Sergio Pellissier, ha parlato ai microfoni di RadioFirenzeViola, iniziando dall'alternanza tra Nzola e Beltran: "Io penso che un titolare ci deve essere. Deve ovviamente giocarsi le carte con gli altri, ma uno titolare è necessario. L’alternanza non sempre da i propri frutti, l'attaccante ha bisogno di fiducia sia dell'allenatore che della piazza e anche di minuti a disposizione".
Beltran e Nzola sono molti diversi. Lei che idea si è fatto degli attaccanti della Fiorentina?
"Non posso dare consigli ad Italiano ma per le mie sensazioni da punta, a me veniva più facile giocare quando avevo la fiducia dell'allenatore e anche quando sbagliavo una partita il tecnico credeva ancora pienamente in me. Beltran non lo conosco, Nzola è un ottimo attaccante e Italiano lo conosce. Beltran ha fatto bene in Argentina ma penso che in partenza un allenatore si debba affidare ad uno che conosce la Serie A".
L'aspetto fisico di Nzola può avere ripercussioni a livello mentale? Considerando che la pressione a Firenze è maggiore rispetto a quelli di La Spezia?
"Nzola assomiglia a Zapata. Lui può dare una grossa mano alla Fiorentina e conosciamo praticamente tutto di lui. Beltran invece è più un'incognita. Dobbiamo dargli tempo di ambientarsi e capire i movimenti che preferisce. Io tra i due preferisco Nzola perché conosce il campionato e l'allenatore. Nono ho visto giocare Beltran e non so come stia in questo momento. Per questi motivi punterei su Nzola".
La Fiorentina si è migliorata o era meglio la coppia Cabral-Jovic?
"A me piaceva anche la coppia dello scorso anno, forse Cabral un pelo di più di Jovic. L'anno scorso la Fiorentina ha fatto molto bene, soprattutto in Coppa, non è facile ripetersi. Secondo me attualmente hanno due giocatori di qualità e uno che conosce il calcio italiano, quindi penso sia un pelo meglio quest'anno ma ricordiamo che hanno dato via due attaccanti molto forti".
Una domanda che si fanno a Firenze è: giocheranno mai due punte insieme?
"Ad Italiano è sempre piaciuto il 433 e morirà con questo modulo. Non è vero che la punta è isolata nel 433, io quando ho vinto la Serie B ho giocato con due esterni. Ciò dimostra che è importante chi hai a fianco. Immobile alla Lazio fa gol in continuazione. Dipende dalle caratteristiche dell'attaccante e adattarsi alle sue caratteristiche. Io giocavo sul filo del fuorigioco e quindi si giocava sulla profondità, mentre con Zapata, ad esempio, è giusto dargli la palla addosso".
A Firenze dopo ogni sconfitta pesante parte una grossa critica. Lei come lo vede per il proseguo della stagione?
"Come ho già detto è difficile fare meglio dello scorso anno. Nel calcio ciò che ha fatto la precedente stagione passa in sordina. Firenze ha dei tifosi spettacolari ma molto pretenziosi. Italiano ha comunque una mentalità incredibile, non credo che lui molli di una virgola, penso piuttosto che la Viola per ripetere ciò che ha fatto deve fare veramente bene, sarà un campionato ancora più difficile dello scorso".