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PILLON A RFV, Sottil da 10 gol. Tra Jovic e Cabral...

di Redazione FV

Giuseppe Pillon, nonché l'allenatore di Riccardo Sottil ai tempi del Pescara ha parlato in esclusiva a Radio Firenzeviola.it.

Il Sottil di tre anni fa e il Sottil di oggi cosa hanno in comune?
"Le qualità sicuramente. Già al tempo si vedeva la sua qualità nell'1 contro 1. Ha caratteristiche che sono fondamentali nel calcio attuale. Poi ad oggi è migliorato molto dal punto di vista tattico, anche grazie ad Italiano e al suo 4-3-3: mi aspetto tanto da lui, può fare una bella annata. Credo debba puntare alla nazionale".

"Step a livello mentale? Quando arrivò da noi era ancora giovane, ma ora ha fatto un percorso importante e le esperienze fatte in questi anni devono essere messe in risalto. Anche a livello personale ha acquisito tanto".

Secondo lei è più un esterno a piede invertito oppure lo vede meglio nella fascia destra?
"Con me ha giocato in entrambe le fasce, ma partendo da sinistra sfrutta meglio le sue caratteristiche. Quando l'ho visto ho pensato subito che dovesse migliorare negli ultimi 20 metri, deve fare più gol, ma ha assolutamente tutte le carte in regola per farlo: se migliora sotto questo aspetto può fare un ulteriore step".

Secondo lei può diventare un giocatore da 6/7 gol?
"Lui deve puntare alla doppia cifra. Gioca in una squadra che bene la fase offensiva, questi movimenti li deve sfruttare. La Fiorentina attacca con tutti gli uomini".

Al posto di Italiano punterebbe più su Jovic o su Cabral?
"Entrambi fanno al caso di Italiano. Quest'anno, sperando bene al ritorno con il Twente, credo possano giocare entrambi. Hanno caratteristiche diverse, ma tutto dipende da come li vede durante la settimana: da lì poi si prendono le scelte di formazione".

Come spiega il calo nel secondo tempo contro il Twente?
"Credo sia semplicemente un problema di preparazione, il Twente ha già giocato 5 partite e la Fiorentina è chiaramente indietro dal punto di vista fisico".

Come vede questa Fiorentina?
"Ci sono i doppioni su ogni ruolo, rispetto alla partita con la Cremonese ieri ha fatto sei cambi e ciò vuol dire che c'è parità di qualità oltre che di considerazione. Quello che è bello della Fiorentina è che si basa sull'organizzazione e il gioco che gli ha dato Italiano: è un grande vantaggio. Vedo la mano del mister e i giocatori vanno a memoria".