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PIN A RFV, L. Alberto si calerebbe bene in viola

di Redazione FV

L'ex difensore viola Celeste Pin è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola per commentare le vicende di casa Fiorentina: "La mia idea è che la Fiorentina è una squadra che deve ancora essere collaudata. I nuovi devono amalgamarsi ai vecchi, la certezza rimane Italiano. Domenica è un match che conta, sono sicuro che vedremo una Fiorentina sicura di ciò che sa fare. Ho sentito diversi commenti negativi, ma non credo si il momento di dare giudizi negativi, anche se la squadra ha vinto poco quello finora, quello che conta sono le partite vere". 

Sul reparto di centrocampo: "Un'altra pedina a centrocampo serve. Ma io confido di ritrovare giocatori smarriti come Quarta, che ancora non è da Fiorentina. Ma è un nazionale argentino, quindi va recuperato. Sono cose che fanno raggiungere risultati". 

Su Quarta: "Deve essere meno irruento. Ed essere convinto che allenatore e compagni credono in lui al 100%. Un giocatore che gioca in nazionale argentina ha tutti i requisiti per giocare a tempo pieno alla Fiorentina. Ma io vedo che non è tranquillo. Deve capire che non ha da dimostrare, deve limitarsi a fare il semplice. Deve essere non fine a sé stesso, ma in funzione al collettivo. Come si chiede a tutti i difensori".  

Su Milenkovic: "Quello che non deve andar via è Igor. Perché è quel difensore che serve alla Fiorentina: carismatico e competitivo. Mentre Milenkovic se va via non mi strappo i capelli. Il difensore fondamentale per me è Igor. Coordina la difesa, su di lui Italiano confida al 100%. Ripeto, uno come Quarta è da recuperare. Milenkovic ha fatto bene, ma mi aspettavo alzasse l’asticella, secondo me non ha ancora quella maturazione tale da migliorare il livello". 

Sul reparto portieri: "Bisogna capire le condizioni. Il titolare inamovibile oggi non esiste più. Lì il preparatore dei portieri e l’allenatore devono decidere. Nessuno deve sentirsi il titolare. L'anno scorso Terracciano ha avuto un gran rendimento, eppure sulla carta non era il titolare. Anche i portieri hanno cali di tensione, anche perché se sbaglia lui è gol. Quindi stato d’animo, condizione psicologica e fisica devono essere sotto controllo, per far sì che venga fatta una scelta mirata. Io non vedo titolari, anzi deve esserci una sana competizione". 

Su L. Alberto: "Si può avvicinare al gioco di Italiano e a un ambiente più consono alle sue caratteristiche. Poi ha fatto vedere le sue qualità, credo si calerebbe bene in una squadra come la Fiorentina". 

Su Jovic: "Anche quella è una questione di oliare il reparto. Oggi la differenza la fanno gli esterni. Perché se hai un attaccante che si sa muovere dentro l’area fai gol. Ma se non arrivano palloni non si segna. Nel calcio odierno gli esterni devono avere polmoni d’acciaio e spingere a tutto gas quando si va ad attaccare. Jovic deve essere un punto fermo. La Fiorentina ha fatto cose egregie, può diventare vincente. La crescita passa attraverso i giocatori, l’asticella la devono alzare tutti. Perché se si inizia a vedere cali di attenzione le cose. La Fiorentina mi auguro faccia meglio dell’anno scorso. Perché Italiano ha dato un cambio di mentalità, tanto che la partita la vedevamo tutti con occhi diversi rispetto al passato".