POESIO A RFV, Palladino applica concetti antichi al gioco moderno
Ernesto Poesio, giornalista del Corriere Fiorentino, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Palla al Centro" per parlare dell'attualità viola, a partire dalla pre-convocazione di Dodo: "Spero che Dodo vada in Nazionale perché è uno timolo in più, soprattutto per un brasiliano, e un segnale che la Fiorentina è una piazza in cui si possono avere soddisfazioni personali e dove si può fare benissimo. Per quanto per la Fiorentina è un danno, per lui che sarebbe uno stimolo importante".
Che formazione ti aspetti? "Ho sempre pensato che la Fiorentina dovesse trovare un blocco di giocatori e spero che anche in questa gara tenga più possibile gli undici che tanto stanno facendo bene, con cambi solo in base a problematiche varie, ma ora ha trovato la quadra. Inoltre ha trovato un equilibrio a centrocampo, dove sono tutti di gamba e di testa che riescono a mantenere bene le distanze".
Italiano ruotava sempre e tanto, Palladino ha gerarchie chiare? "Palladino mi sembra moderno e al passo con i tempi ma allo stesso tempo tiene d'occhio le vecchie regole del gruppo, sia come gestione del gruppo che come tattica optando per un gioco semplice e una squadra più coperta. Sta applicando concetti "antichi" ad un calcio moderno e contemporaneo"
Kean avrebbe avuto questo avvio realizzativo con Italiano? Non so quanto avrebbe adeguato il gioco. Vlahovic per esempio aveva potenza progressione e tiro e con quel tipo di giocatore Italiano ha funzionato. E' vero che senza Vlahovic l'attaccante era sacrificato e imbottigliato con tanta pressione al limite dell'area ma era bloccato anche dagli stessi compagni".
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