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PRUZZO A RFV, Si taglino i rifornimenti a Vlahovic

di Redazione FV

L'ex attaccante della Fiorentina, Roberto Pruzzo, è intervenuto a "Palla al centro" su Radio Firenzeviola: per parlare degli attaccanti: "Quando sei in emergenza Gonzalez può fare il centravanti e qualsiasi ruolo, ha caratteristiche giuste, non spalle alle porte ma ha stacco di etsta reattiività è veloce ha un bel mancino anche se guardando la sua volontà lui vuole giocare alla Di Maria

Bocciati Jovic e Cabral? "Il primo è un uomo di area di rigore, intuitivo ma non reattivo, capace di calciare in acrobazia ma è abulico e avulso dal gioco. Ha un atteggiamento che sembra ti faccia un favore, non si cerca i falli, è difficile esca sudato. L'altro è opposto, ha bisogno di spazio alla Osimhen e tirando una botta sotto la traversa".

Vlahovic come si argina? "Sta tornando con prepotenza, se gli dai anche condizione fisica fai fatica e devi solo giocare d'anticipo. Ci vorrebbe Vierkowwod. Non picchiava nessuno, a parte una volta una rissa, ma giocava d'anticipo e tu ti innervoosisci. Invece se gli danno l'appoggio poi è diffiicle arginarlo a meno che non hai uno staccato dietro tipo vecchio libero, ma nell'uno contro uno diventa diffiicile".

Amrabat può ostacolargli i passaggi? "Sì, va trovato il modo di tagliargli i rifornimenti. Anche gli altri centrocampisti che sono propensi a giocare davanti devono essere più interdittori nell'occasione".

Fasce? "Di Maria in mezzora ti risolve tutto, Chiesa sta recuperando. Ma la Juve ha manifestato dei limiti, ha preso molti gol e lasciano molti spazi, perciò la Fiorentina ha dei modi per fermare la Juve, sulle fasce ha la velocità dei suoi esterni  ma devono essere incisivi".

Io allenatore? "Sì ho provato ma ho sbagliato la strategia, meglio fare una giusta esperienza in un giovanile piuttosto che andare allo sbaraglio in situazioni difficili come feci io. Mi piaceva ma non era il mio obiettivo".

Cosa pensa di Italiano? "E' in serie A con merito ma deve migliorare e acquisire l'esperienza per superare momneti in cui la squadra sembra avere né testa né coda. Urla troppo? Ho avuto molti maestri in panchina, si facevano capire senza parlare e credo sia fondamentale avere questo tipo di comunicazione, senza mettere pressione addosso però esistono più metodi.

Giudizio su Aquilani? "Mi sembra una persona posata, che impara presto e che vuole imparare. Si vede dall'atteggiamento che ha avuto buoni maestri. Disponibile ed educato ma è soprattutto importante trasmettere idee che tanti non hanno".

Perché chiuse carriera in viola? Venni a Firenze perché era una voglia già da anni prima quando non si concretizzò. Mi sembrava un bell'ambiente dove ci sono motivazioni forti e conoscevo bene il gruppo di lavoro poi ho trovato qui dei ragazzi eccezionali e ottimi giocatori. Fu una buonissima esperienza".

Da tenere d'occhio nella Juve? "Io starei attento a Locatelli".


Roberto Pruzzo a Radio Firenze Viola