SCANU A RFV, Amrabat tra i top in Italia. Ecco il mio viaggio
Fonte: a cura di A. Di Nardo
Nigeria, Brasile, Ungheria, Moldavia e Tanzania: Giovanni Scanu è allenatore giramondo per antonomasia. Nel corso del consueto appuntamento settimanale con gli italiani che hanno cercato fortuna all’estero, il tecnico “globetrotter” ha raccontato su Radio FirenzeViola del motivo che lo ha spinto ad uscire dai confini italiani per andare ad allenare ad ogni latitudine (ascolta il podcast per l’intervista integrale) . A margine dell’intervista, Scanu ha anche detto la sua su alcuni temi di attualità nel calcio italiano: “Il Napoli non è una sorpresa. Anno scorso avevo assistito ad un Napoli-Udinese e mi avevano impressionato, anche se poi in estate è cambiato tanto. Gran merito va a Giuntoli, non solo per Kvaratskhelia ma anche per Kim e Raspadori. Poi c’è stata una grande evoluzione tattica di Spalletti. Questo Napoli ha ventidue giocatori titolari, basta pensare ai giocatori che hanno davanti. Il miracolo però ripeto l’ha fatto Spalletti. Per me in questo momento il Napoli è tra le tre-quattro migliori in Europa.
Non credo che la fuga del Napoli sia colpa di una mancanza di antagonista. Ci son delle statistiche incredibili, ad esempio i soli 15 gol presi. A malincuore il Napoli è un’eccezione nel calcio italiano. Trovarsi a diciotto punti dalla seconda fa capire che si parla di un’altra categoria di calcio. Poi se l’Inter perde a Bologna e la Roma a Cremona ci son comunque demeriti".
E sulla situazione del calcio italiano: "Io ho sempre dichiarato che in Italia non esiste una meritocrazia, lo sanno anche i pali della luce. Continuano ad allenare gli amici degli amici e noi siamo al secondo mondiale mancato. Sui calciatori ci sono delle dinamiche diverse ma più o meno si parla della stessa cosa. Non riusciamo a valorizzare i nostri prodotti. Poi non ci stupiamo se gli Scamacca e gli Zaniolo, i migliori giocatori di questa generazione, si trovano in Inghilterra e Turchia”.
Scanu ha inoltre commentato la stagione della Fiorentina: “Sicuramente 28 punti in 24 gare non è un bel bottino, ci sono delle problematiche evidenti. È un campionato un po’ anomalo anche nelle zone medio basse della classifica. A me piace molto Italiano e forse in questo momento sta riuscendo anche a valorizzare Cabral, anche se mi piacerebbe vederlo anche con Jovic. Amrabat? Per me è un giocatore completo e nella piena maturità calcistica, secondo me tra i migliori cinque centrocampisti del campionato italiano”.