SOTTILI A RFV, Picco? Un vero fortino. Salvezza...
Stefano Sottili, ex giocatore di Fiorentina e Spezia, ha parlato in esclusiva a Radio Firenzeviola durante la trasmissione Viola Amore mio. Queste le sue parole: "Per me è un percorso personale determinante l'aver giocato nella primavera della Fiorentina. Ho avuto la fortuna di avere bravi compagni di squadra e due allenatori che avevano valori umani e morali unici come Cervato ed Esposito. Ho giocato con Ciucchi, Rocchigiani, Simone Sereni, poi purtroppo non tutti sono riusciti ad arrivare ai livelli che ci si aspettava. Da piccolo tifavo Juve, ma poi quando arrivi alla Fiorentina ti rimane dentro".
Che ricordi ha dello Spezia?
"Mi sono fermato lì per più stagioni, ben 4. Credo che sia la città e la piazza che mi ha lasciato di più e alla quale sono più legato. Mi ha dato tanto dal punto di vista umano e professionale".
Scontro salvezza?
"Non scherziamo, la Fiorentina ha valori più alti, gli obiettivi sono diversi. Al di là dell'attuale momento ci sarà sicuramente un divario di punti tra le due squadre. Poi chiaro, ora i viola devono rincorrere".
Pensa che a volte sia stato sbagliato l'approccio?
"Sono situazioni particolari, ci sono stati episodi determinanti, non credo sia una questione di approccio. Penso alla palla persa in uscita sul gol di Barella, per esempio. Per fortuna ieri il risultato è stato ribaltato. Il Picco? Un vero e proprio fortino, e i giocatori si caricano con questo ambiente: Italiano lo sa bene. Lo Spezia poi concede poca profondità e si chiude, i viola possono andare in difficoltà".
Che partita si aspetta domenica?
"Lo Spezia ultimamente sta usando Gasi da esterno, è un 3-5-2 un po' zoppo. Il canovaccio della Fiorentina è lo stesso al di là degli interpreti, saranno determinanti i duelli individuali. Non sempre quest'anno i viola in difesa sono stati impeccabili".
Il 4-2-3-1 potrebbe essere la soluzione?
"Il 4-3-3 con una mezzala che prende il vertice basso della difesa avversaria diventa 4-2-3-1. Il canovaccio è già stato usato da Italiano in passato, è normale".