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ZAURI A RFV, Lazio fragile dietro. Jovic poco freddo

di Redazione FV

Per proiettarsi già sulla sfida di lunedì sera contro la Lazio, Radio FirenzeViola ha intervistato, Luciano Zauri ex dei biancocelesti e anche della Fiorentina: "La vittoria di ieri è stata la miglior medicina per i viola. Pensando alla gara di lunedì, penso che possa essere già una sfida decisiva per il futuro delle due squadre. Non so dire ancora quali possano essere le ambizioni di entrambe. La Lazio ha sempre offerto grandi prestazioni al Franchi ed è una squadra con tante qualità e certezze. Dietro pecca qualcosa a livello difensivo, soprattutto per i ricambi, quello forse può essere il punto debole dei biancocelesti".

La prestazione di Terzic? Nella storia è più facile adattare un destro a sinistra, visto che ci sono pochi mancini. Nel calcio oggi gli esterni bassi ricevono palla all'interno e lì ci può essere una difficoltà nella costruzione, visto che essendo un mancino spostato a destra tenderebbe a rientrare nel campo evitando la traccia laterale in costruzione. Per il resto grossi problemi non ci sono, se un giocatore riesce ad adattarsi può fare bene anche in quel ruolo".

Zauri ha risposto anche alla suggestione di un paragone azzardato tra Luka Jovic e Mirsolav Klose, suo vecchio compagno alla Lazio: "Quando parliamo di Klose parliamo di un mostro sacro, una macchina. Per lui la parola pausa non esisteva, quindi è difficile fare paragoni. Spero che Jovic si sia sbloccato con la rete di ieri, ha sicuramente colpi importanti anche se noto sempre alcune difficoltà in finalizzazione perché anche ieri ha avuto occasioni importanti. Diciamo che quando ha promesso trenta gol l'ha sparata grossa. Il suo ruolo? Conoscendo il modo di intendere il calcio di Italiano, lui richiede molto dai suoi attaccanti. Poi l'attaccante vive per i gol e lì mancano".

Infine, Zauri ha parlato anche del famoso salvataggio di mano fatto quando vestiva la maglia della Lazio proprio contro la Fiorentina: "Non vado fiero di quel gesto, giuro di non aver mai fatto allenamenti in porta (ndr: ride). Era una partita fondamentale per la salvezza e alla fine ci fu un pari che non accontentò nessuno. Chiaro che col Var sarebbe stata un'altra storia. Il destino poi è strano: l'anno dopo vincemmo un Lazio-Fiorentina per 1-0 grazie ad un nostro gol. Poi sono arrivato a Firenze due stagioni dopo e l'ironia dei tifosi fiorentini eclissò la tensione per quell'episodio".


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