.

Adesso tocca a Galloppa: quel giovane-vecchio che reinventa giocatori, come Comuzzo

di Redazione FV

La Nazione nelle sue pagine fa un focus su Daniele Galloppa, che il salto nei grandi lo aveva tentato proprio quest’estate, quando ha a lungo flirtato con il Rimini prima di decidere di restare a Firenze alla guida della Primavera viola. Eppure mai il tecnico classe ’85 avrebbe immaginato che la grande chance sarebbe arrivata al comando della prima squadra. I risultati degli ultimi anni in riva all’Arno, del resto, parlano per lui: playoff scudetto sempre centrati prima alla guida dell’Under 16, poi per due anni di fila con la 17 (dove ha valorizzato il talento di Comuzzo, uno dei giocatori a cui il mister è più legato) e infine, da quando nel 2023 è stato promosso in Primavera, vittoria della Coppa Italia al primo colpo e l’anno successivo finale scudetto persa contro l’Inter.

Galloppa è definito in seno alla Fiorentina un giovane-vecchio: un grande motivatore capace però anche di avere intuizioni sorprendenti, come i suoi modelli Spalletti e Giampaolo. Un esempio? Comuzzo è diventato centrale grazie a lui (prima era un mediano), mentre oggi in Primavera – con cui ha alternato il 3-4-2-1 al 4-2-3-1 – il play Bonanno è stato reinventato difensore e l’esterno Evangelista terzino. Il risultato? Secondo posto in classifica a -1 dalla vetta.


Altre notizie
PUBBLICITÀ