ANTOGNONI, Bove, l'Under 21 ti aspetta per l'Europeo
Quando Bove si è accasciato sul terreno di gioco del Franchi, la mente di qualche tifoso viola non può che essere tornata al novembre del 1981, quando Antognoni venne colpito alla testa dal portiere del Genoa Martina e stramazzò al suolo. A tal proposito La Gazzetta dello Sport ha intervistato quest'oggi la bandiera viola, il quale è tornato sull'episodio: "Quello che ricordo è Martina che mi viene addosso, l’impatto tremendo, poi il buio totale, come se il mondo si fosse spento. Poi, il risveglio nello spogliatoio. Ho riconosciuto subito mia moglie e mi hanno detto che questo è stato molto importante. 43 anni fa non c’erano le tecniche di oggi, il defibrillatore: sono stato fortunato perché non era un colpo alla tempia, altrimenti addio. Il recupero? Più veloce del previsto, quattro mesi dopo ero nuovamente in campo".
Bove l'ha riportata a quei momenti?
"Inevitabile, ma non è giusto fare confronti: il mio episodio è stato traumatico, Edo si è accasciato da solo. Il rinvio del match è stato giusto. Adesso sta meglio, per fortuna. Ho sentito che non ci sono conseguenze gravi. L’ho conosciuto, è un ragazzo forte. Coraggioso. quando ne avrò la possibilità ci parlerò e gli dirò di stare tranquillo e di pensare al meglio, non al peggio. Il peggio è passato. Gli racconterò la mia esperienza, lo tranquillizzerò. Capisco che si ripeterà la domanda "perché è successo a me?" Però deve andare oltre".
Lei alla fine di quella stagione vinse il Mondiale...
"Anche lui ha un appuntamento a giugno: l’Europeo Under 21. Edo sta facendo benissimo nella Fiorentina, è una delle chiavi tattiche di Palladino. Firenze gli sarà vicina. E se Firenze ti ama ti porta alle stelle: vedrete che accoglienza, quando rientrerà".
Oggi si gioca troppo?
"Ne abbiamo parlato e non c'è nessuna prova che casi del genere siano conseguenza della fatica. Sono sempre successi".