ANTOGNONI, Mai tradito Firenze. Al Mondiale...
All'interno dell'edizione odierna de Il Tirreno è presente un'intervista a Giancarlo Antognoni. Di seguito le parole della leggenda viola: "Sono sincero, la Francia contro il Marocco ai miei occhi è uscita un po di ridimensionata. Se l'Argentina si potrà avvalere di un Messi come quello contro la Croazia penso che la Coppa la porteranno a casa gli argentini".
Il giocatore argentino che l’ha colpita di più?
“De Paul, un mediano inesauribile, Fernandez, Molina, Otamendi e in attacco Alvarez”.
La rivelazione e la delusione di questo Mondiale?
“Come rivelazione sicuramente il Marocco. Invece, come delusione, il Brasile. Lo vedevo in finale, ma se non impara a diventare più cinico e a limitare il senso di senso di megalomania…”.
Cosa prevede quando riprenderà il campionato italiano?
“Per tante squadre non sarà facile riannodare le fila del discorso: il Napoli avrà meno problemi delle altre perché aveva pochi nazionali”.
Tra i tanti allenatori che ha avuto chi mette un più in alto?
“Niels Liedholm perché è quello che mi fece debuttare. Avevo 18 anni, il 15 ottobre del 1972 mi lanciò a Verona, vincemmo 2-1. La Fiorentina mi aveva acquistato dall'Astimacobi per 435 milioni, la mia vita cambiò. E io non ho più voluto cambiare città. Non ho mai tradito, anche se Juve e Roma facevano pressing. Già, meglio l’amore di una città che 100 scudetti”.