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ANTOGNONI, Nel calcio oggi si pensa ai soldi. Tifosi...

di Redazione FV

Giancarlo Antognoni, ex bandiera della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista a Panorama, con La Verità che ha proposto in edicola un'anticipazione, raccontando aneddoti sull'Italia campione del mondo nell'82: "Bearzot dal punto di vista tecnico ci lasciava liberi di fare quel che volevamo e ognuno di noi interpretava diversi ruoli. Il ct era più psicologo e amico che tattico, perché non ce n'era molto nel calcio di allora. Io contro il Brasile esultai per un gol poi annullato per un fuorigioco inesistente... Volevo segnare in tutti i modi, poi mi feci male in semifinale e saltai l'ultimo atto".

Poi un'analisi sul calcio attuale: "Si gioca più di squadra e si fanno tanti passaggi per creare superiorità numerica, ma sono passaggi robotizzati, meno rischiosi, quasi da PlayStation. Oggi i calciatori sono proprietari di se stessi e le società hanno meno potere, io ho l'impressione che si pensi soprattutto ai soldi, ma la colpa è del sistema che ha dato agli sportivi altri ruoli come uomini immagine, star dei social e a rimetterci sono i tifosi, che si affezionano e poi vedono un giocatore andarsene altrove".