CASO GASP, Ecco quando l'arbitro può interrompere
Fonte: Corriere dello Sport
Il Presidente dell'Atalanta Antonio Percassi ha invocato la sospensione della partita per le offese rivolte dai tifosi della Fiorentina a Gasperini durante la sfida di Coppa Italia. Ma cosa dice il regolamento? Il Corriere dello Sport fa chiarezza, elencando i casi in cui ciò può accadere citando la regola 5.
Escludendo le interruzioni per impraticabilità del campo, la regola indica all'arbitro il dovere di sospendere (o di non far iniziare) una partita in tutti quei casi in cui la sua incolumità, quella dei suoi collaboratori, dei giocatori e dei tesserati ammessi sul terreno di gioco possa essere messa in pericolo. L'arbitro può interrompere una partita anche per cori, grida ed ogni altra manifestazione discriminatoria per motivi di razza, colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o etnica, raffiguranti propaganda ideologica vietata dalla legge. Gli insulti non sono contemplati. Altrimenti sarebbero sospese tutte le partite, aggiunge il quotidiano. L'arbitro però può annotare sul referto l'accaduto e poi il Giudice prenderà provvedimenti.