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COMMISSO, Inchiesta e querela: guai in vista

di Redazione FV

Le parole dette da Rocco Commisso al Financial Times hanno fatto molto discutere nella giornata di ieri ed, in tarda serata, sono arrivate anche le dure prese di posizione di alcuni soggetti coinvolti dal presidente della Fiorentina. Il Corriere Fiorentino fa il punto su quelle che potrebbero essere le conseguenze delle dichiarazioni del numero uno viola: in questo caso la risposta della FIGC non è tardata ad arrivare, con il capo della procura federale Giuseppe Chinè che ha spiegato come l'organo federale abbia aperto un'inchiesta sulle parole di Commisso, inchiesta che serve per verificare se quanto detto dall'italo-americano possa essere considerato lesivo nei confronti di altri tesserati. Nel mirino soprattutto le frasi sulla Juventus e su Andrea Agnelli, citati da Commisso quando, nell'ambito del discorso sulle false plusvalenze, il numero uno viola ha detto che negli Stati Uniti gli azionisti che avessero subito perdite avrebbero fatto causa a quei «motherfuckers». Non solo. Il numero uno viola infatti ha anche aggiunto. «Ci sono anche gelosie, è vero. Perché chi altro ha fatto quello che ho fatto io in Italia, non gli Agnelli. Il nonno, forse, non i nipoti. Non Gordon Singer al Milan. Non quel ragazzo alla Suning. Usano i soldi degli altri».

Problemi, infine, scatenati anche per le dichiarazioni di Commisso sull'Artemio Franchi, definito «la cosa più merdosa mai inventata». La risposta della fondazione Neri non si è fatta attendere, con la presidente Margiotta che ha presentato una querela ufficiale per quanto detto sullo stadio di Firenze.

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