COMUZZO, Dal Tricesimo alla convocazione in Nazionale
L'edizione odierna del quotidiano La Repubblica (Firenze) si concentra sulla figura di Pietro Comuzzo. Il giovane centrale della Fiorentina con determinazione e lavoro si è guadagnato il posto da titolare in viola e, adesso, anche la convocazione in Nazionale maggiore. Il Commissario Tecnico lo ha convocato per gli impegni contro Belgio (domani in trasferta) e Francia (domenica al Meazza). Marcatore ruvido, il classe 2005 si ispira a Chiellini e Van Dijk per il modo di difendere e di interpretare il ruolo. Italiano ha avuto il merito di lanciarlo tra i grandi con l'esordio in Serie A al Maradona di Napoli, e Palladino è stato bravo a dargli fiducia e continuità. Come un soldato Comuzzo è puntuale, preciso e concentrato durante tutto il corso della gara. Palladino lo ha schierato titolare in campionato fin dalla prima uscita stagionale a Parma, e il classe 2005 lo ha ripagato con una crescita continua che ha nei duelli individuali e nella marcatura i suoi punti di forza.
La famiglia è sempre stata il punto di riferimento di Pietro, un ragazzo di timido e introverso nella vita privata che, dopo gli inizi al Tricesimo è passato all’Udinese, poi al Pordenone e infine alla Fiorentina a soli 13 anni. Con la scomparsa della madre, il padre, portiere, e il fratello sono stati elementi imprescindibili per il giovane friulano. L’umiltà è la sua stella polare a livello di attitudine e comportamento, ma ora, giustamente, non si pone limiti per il futuro.