COR. FIO, Il treno chiamato "Europa" da non perdere
Come riportato dal Corriere Fiorentino una vittoria oggi vorrebbe dire portarsi a soli quattro punti dall’Atalanta. E sarà anche vero, come dice Gasperini, che per i nerazzurri "essere ancora davanti ai viola è un’impresa" ma bisognerebbe mettersi d’accordo su cosa sia, allora, la stagione di Vincenzo Italiano e dei suoi ragazzi, con un piede e mezzo in finale di Coppa Italia, ad un passo dalla semifinale di Conference League e nonostante questo, ed una prima parte di stagione difficilissima, ancora in scia (appunto) al Gasp. E pensare che prima dell’ormai mitologica trasferta di Verona, la Dea stava addirittura 16 punti più su. Due mesi (e sei partite dopo) quel distacco è sceso a sette con la possibilità, tanto per tornare al punto di partenza, di accorciare ancora. Il problema, come sempre per chi rincorre, è che il margine d’errore è molto vicino allo zero. Basta un passo falso insomma, per ritrovarsi (quasi) al punto di partenza. Per questo quella di oggi è quasi un’ultima chiamata in chiave Europa, anche se per farsi un’idea più concreta sulla classifica reale bisognerà aspettare intanto la giornata di mercoledì quando, la Juventus, saprà se riavrà indietro o meno i 15 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze. L’assenza di Amrabat (affaticamento, si spera di recuperarlo per giovedì) peserà parecchio. Al suo posto, al fianco di Mandragora, spazio a Castrovilli. Per il resto l’idea è presentarsi con l’abito migliore, rimandando al ritorno con il Lech Poznan qualche rotazione in più. In difesa quindi si rivedrà Quarta mentre là davanti ci sarà ancora Cabral, con Ikonè, Nico Gonzalez ed uno tra Bonaventura e Barak a supporto.