COR. FIO, Ipoteca sulla finalissima: biglietto per Roma
Come riportato dal Corriere Fiorentino la Fiorentina ieri ha messo a segno un altro successo (il nono di fila, appunto), che vale più di un’ipoteca sulla finale di Roma e che autorizza definitivamente i viola a sognare qualcosa di grande. Italiano anche a Cremona ha tenuto fede alla politica dei "piccoli ritocchi". Raramente, ormai, si vedono rivoluzioni tra una partita e l’altra. E così, rispetto alla Fiorentina che sabato aveva battuto l’Inter a San Siro, ha presentato una formazione con soli tre cambi. Due annunciati, uno decisamente no. Se il ritorno tra i titolari di Nico Gonzalez e Amrabat era scontato infatti, di certo non si può dire lo stesso per la presenza di Barak sulla trequarti. Per il resto, solo conferme. Splendido il cross di Biraghi, da bomber di razza (per il tredicesimo centro stagionale) la zuccata di Re Arthur. Difficile, per farla breve, immaginare un inizio migliore. Tanti (troppi), gli sprechi sotto porta. Prima con Nico, per esempio, e poi con Biraghi. Nella ripresa Ballardini ha provato subito a sbilanciare la squadra con Dessers e Buonaiuto. Son stati proprio i due nuovi entrati infatti a sfiorare (due volte) il pareggio, in un secondo tempo nel complesso molto più equilibrato. Fino al rigore, all’espulsione di Aiwu, e alla solita, perfetta esecuzione di Nico. La partita, di fatto, è finita lì.