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COR. FIO, La finale di Praga è sempre più in salita

di Redazione FV

Come scritto dal Corriere Fiorentino una doccia gelata sulle ambizioni di una squadra che, arrivata ad un passo da Praga, è rimasta ancora una volta vittima di se stessa. Certo, non è (ancora) finita, ma tra sei giorni servirà un’impresa per ribaltare il risultato, e prendersi la finale. Missione possibile sia chiaro, anche perché il Basilea non è parso niente di trascendentale, ma tremendamente complicata. Per una serata così, Italiano, non poteva che tirar fuori dall’armadio l’abito delle grandi occasioni. Elegante, ma comodo. Spazio ai migliori, quindi. Con una sola eccezione. In difesa infatti, al fianco di Quarta, c’era Ranieri e non Igor. Una scelta sorprendente fino ad un certo punto visto che ultimamente, in mezzo ad un reparto improvvisamente ripiombato in amnesie e cali di attenzione, era stato proprio il «ragazzo» a offrire le maggiori garanzie. Stadio pieno, fuochi d’artificio, carica. Un’atmosfera che, da queste parti, non si respirava da un po’. Una spinta violenta, che ha portato quasi d’inerzia i viola a riversarsi fin da subito in massa nella metà campo avversaria. Un colpo che non è (ancora) quello del k.o. ma che obbligherà i viola ad andare in Svizzera a fare l’impresa.