COR.FIO., Per un tecnico la Viola significa retrocedere
Sul Corriere Fiorentino si legge un interessante editoriale a cura di Sandro Picchi sul futuro della Fiorentina. Ve ne proponiamo alcuni passaggi: "L’aspetto più preoccupante è il tentennare tra un nome e l’altro da parte della società, un tentennare al quale, sospettiamo, si contrapponga lo stesso movimento, tra l’indeciso e il possibilista, da parte degli allenatori consultati o corteggiati. Bisogna ragionevolmente riconoscere che la Fiorentina, il cui inno dice «di ogni squadra ti vogliamo regina», non rappresenta più una nobile e principesca destinazione come lo è stata in passato". Picchi sottolinea come Firenze, per un allenatore come Fonseca o Gattuso, rappresenti "un bel passo indietro e infatti diventare allenatore della Fiorentina è una definizione un po’ troppo celebrativa. Venire alla Fiorentina non sarebbe diventare, ma retrocedere. Certo, retrocedere almeno di qualche passo perché Commisso e la dirigenza viola non rappresentano in questo momento il top delle aspirazioni per chi è stato su posizioni più alte rispetto a quelle della Fiorentina che, tra le altre cose, è una squadra da rifondare quasi completamente. [...] Oggi la Fiorentina sembra quasi in liquidazione, ma la speranza dei tifosi viola è che , invece, sia in ricostru-zione. È più facile liquidare che ricostruire e in questo camminare all’indietro degli ultimi campionati si intravedono più pericoli che speranze. Un tecnico nuovo, una difesa da cambiare, un centrocampo da ricostruire, un attacco da mantenere e da migliorare".