.

CORR. SPORT-STADIO, Quale futuro per il progetto viola?

di Redazione FV

"Sono giornate caldissime a Firenze, giornate di striscioni, di accuse, di spaccature, di tristi e rabbiosi ritorni al passato. Invece ci sarebbe bisogno di freddezza, di pazienza e di lungimiranza. Non possiamo chiederlo ai tifosi, un tifoso freddo è una contraddizione in termini. Possiamo però chiederlo ai dirigenti e al proprietario della Fiorentina a cui rivolgiamo una domanda che sì, nasce dal caso-Vlahovic, ma va molto più in là: cosa vuol fare la Fiorentina da grande?". Inizia così l'editoriale di Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport. Nell'articolo di commento a margine del passaggio di Dusan Vlahovic  alla Juventus, si provano a fare i conti sulla dimensione che potrà avere la Fiorentina nei prossimi anni, prendendo in considerazione gli ultimi decenni di storia viola e quattro diverse proprietà. La media generale dei campionati di A dal 1981 ad oggi stabilisce che la Fiorentina è da ottavo posto. Il futuro implica un cambiamento. "Davvero Commisso vuole portare la squadra oltre la sua dimensione storica?" Si chiede Polverosi. Se la risposta è no, il trasferimento di Vlahovic è logico, spiega, ma le dichiarazioni di insediamento del presidente erano di tutt'altro tipo. 

Per cercare di nobilitare le ambizioni dei viola, si legge sul Corriere dello Sport, c'è bisogno di investire il bel tesoretto che Commisso ha accumulato dalle cessioni. Circa 135 milioni solo dalle cessioni di Chiesa e Vlahovic alla Juventus, cifra da reinvestire fortemente su giocatori forti come, suggerisce Polverosi, Scamacca e Berardi.