CORVINO, Avevo accordo con Juve per Chiesa
Pantaleo Corvino, ex direttore sportivo della Fiorentina adesso al Lecce, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport nella quale ha parlato anche di Federico Chiesa. Queste le sue dichiarazioni: "Durante il mio primo ciclo a Firenze, apportai la firma sul primo cartellino di Federico alla Fiorentina. Mentre all'inizio del mio secondo periodo in viola, visionando la posizione di tutti i tesserati me lo ritrovai che aveva un contratto a 25.000 euro di stipendio e sarebbe andato a scadenza l'anno successivo. Qualsiasi altra famiglia o calciatore avrebbero potuto approfittare di questa posizione. Nei primi giorni mi sedetti subito a parlare con il padre e con Federico. In virtù degli ottimi rapporti, e soprattutto del loro attaccamento, chiesi loro una lunga disponibilità a rimanere in viola. A dire il vero, 'forzando la mano', dissi che pur così giovane Federico sarebbe potuto diventare un titolare nella Fiorentina. Dopo aver discusso animatamente, ognuno inseguendo i propri interessi a livello contrattuale, compresi quanto totale fosse il loro attaccamento alla maglia della Fiorentina e alla città. Passai l'estate a rifiutare la corte di tanti club di Serie B: il più accanito era il Cesena di Rino Foschi. Poi la fortuna e il coraggio di Paulo Sousa vollero che Borja Valero fosse squalificato alla prima di campionato in casa della Juventus e che Chiesa partisse dal primo minuto. Così fu il suo inizio".
E' vero che aveva già venduto Chiesa nel 2019?
"A essere sinceri, senza paura di essere smentito, avevo un accordo di massima con l'allora dg bianconero Fabio Paratici per 40 milioni più uno tra Demiral e Spinazzola ceduto alla Fiorentina a titolo definitivo e l'altro in prestito. Sì, il cambio di proprietà fece saltare tutto"