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Dagli errori all'impostazione da dietro. Niente gerarchie in difesa, Pioli vuole di più da tutti

di Redazione FV

La Gazzetta dello Sport, concentrandosi sulla Fiorentina, proietta lo sguardo sulla difesa di Stefano Pioli e sottolinea che al momento non ci sono gerarchie stabilite dal tecnico, anche se la base di partenza resta il terzetto Comuzzo-Pongracic-Ranieri. L'inizio di stagione non è stato scintillante per la retroguardia viola, su cui il tecnico continua a lavorare dopo le varie sostituzioni fatte anche a gara in corso in questo avvio di partite, non per ultima quella di Comuzzo a Torino - poi motivata da problemi di stomaco da parte dell'allenatore -. Detto della triade che per ora sembra essere avanti agli altri, in questo momento Pablo Marì è l'alter ego di Pongracic, Viti di Ranieri e Kouadio di Comuzzo, ma non ci sono certezze in avvicinamento alla gara col Napoli riguardo alle maglie da titolari.

Pioli sta cercando la precisione nel movimenti e in tutto chiede. Pongracic ha iniziato molto bene la stagione, ma gli altri devono ancora accontentare il tecnico perché l'azione deve partire dal centro, e cioè dal croato, però anche gli altri devono dare una mano. Vale per questo concetto e per tutto il resto dei meccanismi. E il motivo per cui nella trasferta di Cagliari Pioli non ha avuto problemi a lasciare il capitano libero Ranieri negli spogliatoi, per dare spazio a Mattia Viti dal1' della ripresa. I suol tre moschettieri titolari sono quindi ad ora Comuzzo, Pongracic e Ranteri, ma a loro chiede tanto anche per la costruzione dal basso. Col Napoli la difesa sarà dura prova e molto probabilmente dal primo minuto ci saranno ancora Comuzzo-Pongracic-Ranieri, con la consapevolezza però che serve di più da tutti e tre per rimanere in campo interamente.


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