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DAMPF (AP), Commisso avvantaggiato dalle origini

di Redazione FV

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Andrew Dampf, americano, corrispondente in Italia per L'Associated Press, ha parlato così dei due presidente di Roma e Fiorentina, Friedkin e Commisso: "Si sarebbe immaginato 20 anni fa una sfida tra Roma e Fiorentina tra presidenti Usa? Sinceramente no, ma il mondo cambia in fretta. Certo, la Serie A da noi non ha la stessa popolarità della Premier League o della Liga, trainata da Messi e da Cristiano Ronaldo, ma già il fatto che il portoghese sia venuto da voi ha portato visibilità in Italia. Con una premessa: Roma e Firenze sono due città che gli americani amano e apprezzano da sempre, anche se non per il calcio. Che impatto hanno Friedkin e Commisso negli Usa? Hanno fama d’imprenditori seri, ma gli Stati Uniti sono enormi, i magnati tanti e il grande pubblico non li conosce tutti. Nella cultura americana, poi, non esiste il mito del presidente, si parla piuttosto di proprietari, a meno che non si tratti di George Steinbrenner, storico presidente dei New York Yankees. In ogni caso non è facile entrare in una cultura sportiva diversa dalla propria. Bisogna parlare la lingua del luogo - e in questo Commisso è avvantaggiato dalle origini - e poi conoscere tutte le sfumature del mercato. Da noi, in fondo, le cose sono più semplici. Sono diversi caratterialmente? Quello della Fiorentina è un vero appassionato di calcio, molto estroverso, ma non è detto che uno stile diverso non faccia bene. Di Friedkin si conosce poco, ma forse in una città molto passionale come Roma potrebbe essere una cosa positiva che non si esasperino gli animi con dichiarazioni bollenti".