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DODO/2, Sogno il Brasile. Dopo l'infortunio ascoltai Biraghi

di Redazione FV

È stata una chiacchierata lunga e aperta a tanti temi quella tra Dodo e La Gazzetta dello Sport. Nel corso dell'intervista rilasciata oggi alla Rosea, l'esterno della Fiorentina è tornato anche sulle recenti finali di Conference League: "Tutte e due danno parecchio fastidio perché abbiamo sempre controllato e creato tante occasioni. Ora ci riproviamo sapendo che può succedere di tutto. Il playoff con gli ungheresi insegna che non ci si deve fidare di nessuno, ma anche che si può ribaltare una situazione come ci successe col Basilea in semifinale nel 2023".

Chiudete il girone con il Vitoria Guimaraes dove ha giocato.
"Da tenere d’occhio come tutte. So che non c’è più nessuno di quelli del mio periodo".

Qual è l'allenatore a cui deve di più?
"De Zerbi allo Shakhtar ha iniziato a cambiare il mio modo di giocare. Non solo terzino, ma più attaccante e soprattutto più dentro il campo. Mi usava pure da mezzala. Poi me lo ha fatto fare Italiano che mi diceva che dovevo giocare come allo Shakhtar anche qui e ora Palladino che vuole il possesso, pure lui vuole attaccare, però chiede che stiamo tutti insieme dietro".

Come ha vissuto quell'infortunio al ginocchio della stagione scorsa?
"Ho lavorato duro col sorriso. Un recupero lampo in 4 mesi. E ho seguito un consiglio di Biraghi. Mi disse “Non metterti da parte ora che sei infortunato, stai con noi”. Ho fatto arrivare fisioterapista e preparatore dal Brasile. E ora il Brasile lo sogno. Oggi ci saranno le convocazioni. Ho sempre sperato di giocare con alcuni amici e con Neymar".


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