FIGC, Dai test al ritiro permanente: fasi del protocollo
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Nella giornata di ieri la FIGC ha inviato ai ministri Speranza e Spadafora il protocollo dettagliato per la ripresa degli allenamenti e del calcio in generale. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ne spiega tutte le fasi, a cominciare dalla prima che scatterebbe dal 4 maggio e riguarderebbe la sanificazione di tutti gli ambienti d'allenamento. Le squadre potrebbero radunarsi in quella data per effettuare tutti i controlli: previsti un tampone all'inizio e un altro a distanza ravvicinata; anche i test sierologici nello screening. All'inizio calciatori e staff saranno divisi in tre gruppi per gli esami specifici. Per i positivi-guariti sarà fatta anche una valutazione polmonare e una cardiovascolare. Calciatori, tecnici, fisioterapisti, medici, magazzinieri e tutte le componenti del 'gruppo squadra' vivranno in ritiro permanente nel centro sportivo.
Quanto agli allenamenti, sul protocollo si legge che nella prima settimana si comincerà con sedute individuali o a piccoli gruppi con rispetto del distanziamento di due metri, poi più in là inizieranno anche gli allenamenti a pieno regime con il gruppo negativizzato e, a quel punto, non ci sarà più il distanziamento. Nel caso in cui venisse trovato un altro calciatore (o staff) positivo, si procederà con l'isolamento dell'elemento per valutare la situazione. Infine si chiarisce che ci sarà un secondo protocollo per disciplinare le regole al fine di giungere al passaggio della ripresa delle partite.