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FRANCHI, Da Roma in arrivo limitazioni: le tre idee

di Redazione FV

Sulle pagine odierne de La Gazzetta dello Sport si parla del decreto "sblocca stadi" approvato a settembre e quali effetti potrebbe avere sulle società di Serie A in Italia che da tempo hanno nei loro piani quello di ristrutturare gli impianti dove ora giocano le partite: secondo la rosea, la prima società a esultare è stata la Fiorentina, che ora aspetta una risposta dal Ministero dei Beni Culturali per potere decidere se costruire o meno il nuovo Franchi. Rocco Commisso, che ha già investito circa 80 milioni sul centro sportivo, vuole sapere se lo stadio di oggi può essere abbattuto e il nuovo ricostruito sempre nell’area di Campo di Marte rispettando le parti di valore storico e architettonico. Al momento sembra che da Roma possano arrivare diverse limitazioni al club viola: ecco perché le opzioni sul tavolo restano tre in caso di addio al progetto di rifare il Franchi. Aspettare la ristrutturazione da parte del Comune, spostare il progetto in un’area a Campi Bisenzio oppure mantenere lo status quo davanti alle troppe difficoltà burocratiche. Commisso ha fretta: a inizio 2021 si capirà quale strada intraprenderà il presidente viola.