FRANCHI, Un 1° round senza decisioni: le richieste viola
Una prima partita giudiziaria senza troppi colpi di scena, finita con un pareggio e il rinvio per la decisione finale alle prossime settimane. Così La Nazione in edicola oggi sintetizza il confronto che è andato in scena ieri in tribunale tra la Fiorentina e il Comune di Firenze sul fronte stadio. La giudice Pasqualina Principale, come prevedibile, si quindi è riservata e farà sapere il proprio pronunciamento dopo aver valutato entrambe le posizioni. A partire da quella della Fiorentina, che ieri ha ribadito la necessità di ottenere garanzie sulle coperture finanziarie per il completamento dell’intero progetto. Chiesta anche una data precisa di fine dei lavori, e previsioni sul dopo 30 giugno 2025, ovvero il giorno in cui la convenzione siglata tra club e Comune si esaurisce. Sulla base dell’accordo la Fiorentina pagherà 600 mila euro, divisi in tre parti da pagare in date differenti per giocare al Franchi. Oltre a questo canone, la società dovrà farsi carico di altri costi, come quelli per la pulizia dell’impianto e all’esterno dello stesso (dopo le partite), tutti gli oneri connessi al montaggio e smontaggio delle recinzioni di protezione dell’area riservata di prefiltraggio; il canone di installazione dei mezzi pubblicitari (Cimp) per la pubblicità esterna ed interna allo stadio; i consumi di energia elettrica, acqua e gas, e via dicendo.