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GALLI, Vi racconto Maradona e quel gol a bischero

di Redazione FV
Fonte: Corriere Fiorentino

Giovanni Galli, ex portiere della Fiorentina, ha parlato così al Corriere Fiorentina di Diego Armando Maradona: "Il calcio perde il più grande giocatore in assoluto e un riferimento per tutti, perché per descrivere un nuovo talento si usa sempre dire “ecco il nuovo Maradona”. Anche se poi non è più nato uno come lui".

C’è quel gol che le fece ai Mondiali in Messico nel 1986 in cui lei rimase immobile, quasi incantato...

"Scherzando dicevo sempre a Diego che lo ringraziavo perché avevo fatto la figura del bischero ma almeno ero entrato nella storia visto che, nonostante i miei tanti successi, tutti mi ricordano per quel gol. Quando affrontavo i grandi campioni nel momento in cui tiravano immaginavo i due o tre risultati di quel tiro, ma con lui era impossibile prevedere come andava a finire".

Ci furono sfide memorabili per lo scudetto anche contro il suo Milan...

"Diego mi ha fatto una decina di gol e quelli che mi sono rimasti impressi sono i due al San Paolo, un colpo di testa da fuori area e una punizione. Nel primo gli andai incontro perché stava arrivando da fuori area su una palla lunga e non mi sarei mai aspettato che da quella distanza si tuffasse per colpirla di testa. Sulla punizione misi due alti come Virdis e Gullit a saltare in barriera ma lui riuscì a scavalcarli con la traiettoria incredibile".

Nel 1990 lei si trasferì al Napoli, che atmosfera c’era?

"Il Napoli aveva appena vinto il secondo scudetto, ci andai convinto di poter vincere la terza Coppa dei Campioni dopo le due con il Milan. Conquistammo subito la Supercoppa, battendo la Juventus 5-1, ma a febbraio Diego, dopo essere risultato positivo all’antidoping, lasciò l’Italia. Sono stato con lui in squadra solo sei mesi ma sono stati intensi perché anche se non veniva spesso ad allenarsi la sua presenza era forte".

Ricorda qualche episodio in particolare?

"C’era l’abitudine di riunirci con le famiglie due volte a settimana e Diego era sempre il capobanda. Ricordo una sera a casa di Ferrara venne anche Pino Daniele a suonare e cantare e Diego ballava e cantava con lui".