GAZZETTA, Il diritto di star male vietato dai social
La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, pubblica una riflessione a firma di Vito Schembari in merito alle varie cattiverie emerse dalla rete che vedevano Cesare Prandelli al centro di ricostruzioni false sulle sue dimissioni. Ve la proponiamo: "Lo sport di vertice è assediato da sempre dall’obbligo di ottimismo, autostima, felicità. Insicurezza e ansia vengono vissute come sventure psichiche, inconcepibili in personaggi noti e con elevate possibilità economiche. In questa ottica, la notizia del passo indietro di Prandelli ha fornito un’ulteriore occasione di riflessione su quanto un preconcetto e un modo sbagliato di usare i social, il web, possano avere effetti nefasti. Per cattiveria, o superficialità, alle dimissioni dell’ex c.t. è stato sovrapposto un romanzo di copia/incolla e “si dice”. Agli odiatori Cesare ha risposto ribadendo il diritto al malessere e nello stesso tempo sperando di far riflettere. Ma chi parla male, pensa male, vive male, come diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa. Questa partita, duole dirlo, è persa. Pure per un allenatore top".