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GUDMUNDSSON, Palladino è un grande. Con Kean c'è feeling, De Gea un fenomeno

di Redazione FV

Lunga intervista rilasciata oggi all'edizione di Firenze de la Repubblica da Albert Gudmundsson. Il fantasista della Fiorentina si è raccontato a 360°, analizzando tanti temi che partono dal suo approdo in viola: "Il motivo principale della mia scelta è che la Fiorentina mi aveva mostrato interesse già da gennaio ed era molto ansiosa di prendermi. Hanno cercato di fare di tutto per farmi venire qui ma non era il momento giusto per alcuni motivi. Poi per tutta l’estate mi hanno chiamato, insieme al mio agente, e mi hanno corteggiato in ogni modo. Tutto questo mi ha dato la giusta motivazione e non ho mai avuto dubbi".

L'ex Genoa non nasconde poi i suoi sogni nel cassetto: "Tutti vorrebbero arrivare a un trofeo soltanto sfumato negli ultimi due anni. La Fiorentina è stata anche molto sfortunata se ripensiamo a quelle partite. Il presidente Commisso ha una grande energia, si vede la sua passione e basta guardare quello che ha costruito qui. Non ho mai visto un centro sportivo del genere, il Viola Park non potrebbe essere migliore di così".

Gudmundsson racconta poi di avere un bel rapporto con Moise Kean: "Con Kean c’è feeling, dentro e fuori dal campo. Mi fa ascoltare la sua musica, mi piace. È un giocatore fortissimo e ha ancora tanto potenziale per giocare ad alti livelli. Insieme potremo fare un’ottima stagione". Dall'attaccante al portiere, un passaggio anche su De Gea: "È un fenomeno ma so come batterlo su rigore. Tutte le notti, invece, sogno come far gol a Josep Martínez".

Spazio poi alle considerazioni su Palladino: "Un grande, prima di ogni gara mi dice di incidere e di esprimermi al massimo. Vengo da un piccolo infortunio prima del mio trasferimento a Firenze: lavoro ogni giorno per arrivare al top e sento che sono vicino".