COR.SPORT, I viola si godono un Kean "total body"
Come scritto dal Corriere dello Sport la parola giusta per definire il Kean forgiato in questi tre mesi abbondanti in Toscana è ‘dominio’. Fisico ma anche tecnico: lo si è visto, per ultimo contro la Roma. In una serata di estasi per il popolo viola, sublimata da un calciatore che sembrava un gigante tra i bambini. A impressionare è soprattutto la nonchalance con cui il 24enne vince tutti i duelli e, con una sola mossa, da spalle alla porta riesce a liberarsi del diretto marcatore per mettersi subito fronte alla porta, in visione coi compagni. Dello strapotere fisico e tecnico dell’ex Juventus si stanno accorgendo un po’ tutti - Spalletti in primis - ed è probabile che fra qualche tempo gli avversari riescano a escogitare qualcosa per limitare una giocata che ad oggi rimane il grimaldello con cui Palladino forza le difese. A ventiquattro anni, a Firenze, Moise Kean si sta rivelando come un attaccante molto più completo di quanto si potesse pensare dagli scorci di stagione in bianconero e dalle esperienze all’Everton e al Psg. Nessuno avrebbe scommesso sul fatto che potesse essere così importante, a così alti livelli, in Serie A. Nessuno, tranne Raffaele Palladino: che più di Benitez, Allegri, Tuchel, Ancelotti e Pochettino - maestri della panchina che hanno avuto a che fare col talento grezzo di Kean - ha saputo intuire le potenzialità del ventiquattrenne di Vercelli. Lo ha messo al centro di tutte le sue idee e della nuova Fiorentina, lo ha motivato e lo ha difeso.