COR.SPORT, L'opinione: "Scelte felici, a Firenze non si litiga"
Alberto Polverosi, nel suo "commento" odierno per il Corriere dello Sport, ha trattato i temi caldi di casa Fiorentina con un approfondimento dal titolo: "Scelte felici, a Firenze non si litiga". Eccone alcuni stralci: "Non capita spesso che critica e club abbiano più o meno la stessa visione sui movimenti da compiere durante il mercato. Questo raro fenomeno di condivisione di opinioni sta avvenendo a Firenze, nella piazza storicamente più litigiosa della Serie A, dove dividersi è più facile, molto più facile (e anche più divertente, ce lo possiamo dire) che andare d’accordo. La critica, guardando alla Fiorentina della scorsa stagione, quella delle 60 partite, delle due finali e dell’ottavo posto con riconquista della Conference League, sosteneva che fosse stato realizzato da parte dell’allenatore e della squadra un vero capolavoro, anche se le due coppe erano finite altrove. Deve essere stata la stessa opinione della società, visto come e quanto si è mossa. Obiettivi indicati dalla critica per migliorare la squadra: alzare il livello tecnico con un regista, poi un difensore, un attaccante forte (più forte di Cabral e Jovic) e, per qualcuno, anche un portiere. Soddisfatti su quasi tutta la linea (...).
Poi a proposito delle prossime amichevoli e della decisione da parte della Fiorentina di aprirle gratuitamente al pubblico viola: "E sempre sul filo della sorprendente condivisione, vale la pena ricordare anche la storia delle amichevoli a porte aperte. Sempre la critica sosteneva che fosse un errore, un peccato, una mancanza di rispetto verso i tifosi giocare le amichevoli al Viola Park in assenza dell’agibilità del centro sportivo. Così, dopo l’ultimo rinvio, la Fiorentina ha deciso di spostare le ultime due gare con Sestri e Ofi Creta al Franchi perché la gente fosse intorno alla squadra. Chiariamo bene, onde evitare equivoci: nessuno pensa (e nessuno pensi) che la Fiorentina stia seguendo le idee dei giornali e dell’opinione pubblica, giammai, sottolineiamo solo, e solo in questo momento, l’incredibile e inaspettata identità di vedute. Una volta tanto può accadere perfino a Firenze".