.

CORR. FIO, L'opinione: "Il viola ricordava giaggiolo"

di Redazione FV

Il giornalista Sandro Picchi, sulle colonne del Corriere Fiorentino, ha analizzato il nuovo logo della Fiorentina. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: "Quanto ha viaggiato il giglio sulle maglie della Fiorentina. E quante forme ha cambiato nel corso degli anni. Il giglio è il simbolo della città, campeggia rosso, elegante, e potremmo aggiungere anche disinvolto, sulla bandiera del Comune e inoltre piace, eccome se piace, in quello che potremmo chiamare il suo impeccabile alloggio: la già citata bandiera cittadina. Più scomodo e variabile è stato il suo luogo, anzi il suo logo, come distintivo della Fiorentina, sulle maglie e su tutte le altre cose che riguardavano la società sportiva [...]. L’idea originale e coraggiosa di indossare il colore viola [...] venne considerata fondamentale e indiscutibile dal marchese Ridolfi [...]. Sulla scelta del colore esistono due versioni. Nella prima si sostiene che un mal riuscito lavaggio delle maglie biancorosse a strisce avesse provocato un colore violaceo, ma gli esperti in materia sostengono che dal bianco e dal rosso può nascere il rosa, non il viola. La seconda teoria si basa sul fatto che il colore viola era [...] molto gradito [...] perché ricordava il giaggiolo che nasceva lungo le sponde dell’Arno. Gli antichi romani, che fondarono Florentia, dettero quel nome alla città nascente per questo suo bel fiorire. Ultimo spunto storico-botanico. Cosimo Ridolfi, bisnonno del primo presidente della Fiorentina, era un botanico di grande fama che nel 1840 era riuscito a selezionare una camelia di colore viola, chiamata camelia Ridolfi. Forse tutto questo può bastare per dare credito alla tesi del colore viola ispirato dalla storia della nobile famiglia più che da un lavaggio mal riuscito. La conclusione? Alé Viola".