.

CORR. FIO, L'opinione: "volontà e buon esempio"

di Redazione FV

"Sospesi in volo. Con tutto il tempo di godersi il panorama costellato di avversari, quasi tutti a quote più basse". Si apre così l'editoriale a firma di Ernesto Poesio sulle colonne del Corriere Fiorentino. Il giornalista ha analizzato il modo di lavorare, fin qui vincente di Raffaele Palladino: "Nessuna partita a disturbare il momento, la sosta per le Nazionali non poteva arrivare in un momento migliore. Anche per questo Raffaele Palladino ha deciso di concedere come premio una settimana di ferie, consapevole che a volte il riposo fisico (e soprattutto mentale) è importante quanto un buon allenamento. Cura dei dettagli, l’exploit della Fiorentina nasce anche così come in questi giorni hanno spiegato gli stessi giocatori nelle varie interviste radiofoniche. [...] Palladino in pochi mesi ha saputo imprimere un’impronta definita, identitaria, alla squadra. Ed è ancora più straordinario se si riavvolge il nastro e si ripensa alla partenza zoppicante con cui la Fiorentina aveva iniziato la stagione: è stato allora che è arrivata la svolta con il tecnico che per andare avanti ha scelto di fare un passo indietro. Ascolto. I viola sono ripartiti da lì, dal confronto diretto tra allenatore e giocatori per trovare l’abito migliore da indossare. Qualcosa di simile, viene in mente in questi giorni di Nazionali, a ciò che ha fatto Luciano Spalletti in azzurro dopo la fallimentare spedizione agli Europei".

 Continua Poesio riguardo al buon esempio dato da Palladino e da alcuni giocatori della rosa: "Una linea ideale, quella che unisce Coverciano al Viola Park, non così tanto sottile e anzi con tanti punti di contatto. Se nell’anno dello scudetto napoletano Spalletti dormiva nel centro sportivo di Castel Volturno, non stupisce allora che Palladino, come raccontato in un’intervista a Repubblica , abbia scelto di abitare al Viola Park. Un modo per essere sempre sul pezzo, per dare a tutti il buon esempio. E di modelli positivi la Fiorentina ha dimostrato di averne molti al proprio interno. Dalla voglia di riscatto di giocatori come Kean, De Gea, Bove, Cataldi (tanto per citarne alcuni) all’impegno di capitan Ranieri fino alla serietà con cui il giovanissimo Comuzzo sta ripagando la fiducia dell’allenatore e della società".