.

NAZIONE, L'opinione: "Drago via. Ce ne pentiremo?"

di Redazione FV

Il collega Stefano Cecchi si sofferma su La Nazione sulla possibile cessione della Fiorentina di Bartlomiej Dragowski. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: "Certi amori non finiscono, altri sì e quello fra Bartlomej Dragowski e Firenze sembra uno di questi, arrivato ai titoli di coda per logoramento. Eppure, appena un anno fa [...] si parlava del portiere polacco come il miglior viola insieme a Vlahovic della stagione appena finita. [...] Ma il calcio spesso è un luogo senza memoria. [...] qui gli esami davvero non finiscono mai. E Drago, alla prima giornata del campionato contro la Roma, [...] ne ha fallito uno fondamentale. [...]. Un’espulsione che gli costò [...] la stima di Italiano, che da allora gli ha preferito colui che doveva essere la sua riserva, Terracciano, più bravo a interpretare lo spirito del tempo. Ovvero ad avere la capacità di giocare con i piedi, contribuendo alla manovra della squadra con quella che i tecnici chiamano 'ripartenza dal basso'. [...]. Forse frenato da un carattere non d’acciaio, le occasioni per riconquistare la fiducia dell’allenatore le ha sempre fallite.[...] anche il suo competitor nel frattempo non è stato esente da errori, [...] Ma il fatto che la tifoseria a Terracciano abbia sempre perdonato tutto e a lui no, non è un’anomalia ma l’ulteriore spia di una convivenza che non può più essere, di un tempo supplementare non più a disposizione. Se ne andrà dunque il Drago, [...] ma l’impressione è che andandosene porti via con sé un pezzo buono di calcio che abbiamo visto solo a tratti. [...] in altri tempi e con la sorte a favore, avrebbe potuto segnare in maniera diversa la sua storia in viola. Per evitare il rimpianto, vien da sperare di avere torto".