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NAZIONE, L'opinione: "Kayode, incoscienza di gioventù"

di Redazione FV

Sulle pagine odierne de La Nazione, il collega Stefano Cecchi ha espresso la sua opinione su Micheale Kayode, esterno destro della Fiorentina. Questo un estratto:  

“Ha l’incoscienza prepotente della gioventù, quando le cose difficili sembrano giochi da affrontare con il sorriso e i consigli alla prudenza sono fastidi da scacciare come mosche in estate. […] Inarginabile perché illeggibile nelle sue traiettorie proprio grazie alla sua fantasia di adolescente prestato al mondo adulto del calcio. La cecità è quella dei dirigenti della Juventus, che dopo averlo accolto nelle giovanili a 8 anni, a 15 lo lasciarono andare perché non convinti del suo talento. […] Lui, come fanno però i predestinati, non si è lasciato sfuggire l’occasione, incantando tutti fin dal suo debutto con il Genoa. Una gara ad altissima intensità, arricchita da un colpo a sorpresa. Quell’aggiramento del difensore avversario con la palla che sfila da una parte e lui d’altra, visto fare solo a virtuosi del palleggio come Redondo. Il sigillo di una potenza accoppiata alla sfrontatezza che fanno di lui un’arma letale. Sì, l’impressione è che Kayode giochi con lo strapotere incosciente dei vent’anni”.