REP. FI., Tutti i difetti della Fiorentina in ogni reparto
L'edizione presente in edicola questa mattina de La Repubblica Firenze, torna a scrivere della sconfitta della Fiorentina a San Siro. Nella gara contro l'Inter di domenica l'identità viola è stata stravolta. Vincenzo Italiano si assume subito la quasi totalità della responsabilità. Pochissima rotazione rispetto agli undici che hanno giocato qualche giorno prima in Conference League. Arthur in apnea, Dodò irriconoscibile, Mandragora e Bonaventura poco lucidi, Gonzalez a secco di benzina.
Con i quattro gol subiti domenica, sale a sette lo score totale delle reti incassate, rendendo così la Fiorentina la peggior difesa del campionato. La Viola infatti, solo in un'occasione non ha subito gol, nella gara di ritorno contro il Rapid Vienna. Inoltre, se Italiano non ha toccato il reparto arretrato (eccezion fatta per il portiere) è segno che chi era in panchina non è ancora in condizione. La sensazione è che il mercato in difesa non sia riuscito a colmare delle lacune evidenti della scorsa stagione.
A centrocampo, con l'addio di Amrabat, manca un giocatore che rompe il gioco avversario. Duncan sembra il profilo che più si avvicina a svolgere tale mansione, anche perché gli altri sono tutti più improntati a costruire gioco (Arthutr, Bonaventura, Maxime Lopez...).
Beltran e Nzola invece sono ancora a quota zero gol segnati. La condizione è ancora lontana dall'essere al top e il fatto che nessuno dei due abbia ancora segnato non aiuta. L'argentino è più in forma dell'angolano ma ha caratteristiche diverse ed è soltanto alle prime armi con il gioco di Italiano.
Infine, Italiano ha dovuto fare i conti anche con i molti assenti: Ikoné, Barak e Sabiri, out dai convocati anche per l’ultima gara, Mina ancora alla ricerca della forma. Con tutti gli impegni della Fiorentina le assenze pesano molto di più.