REPUBBLICA, L'unico squillo del Genk è quello letale
L'edizione odierna de La Repubblica (Firenze) si concentra ovviamente sul pareggio di ieri tra Genk e Fiorentina. Voleva ripartire col piede giusto, con un successo che proiettasse la sua squadra subito in testa al girone di Conference League. E invece la beffa arriva a cinque minuti dal termine, su calcio d’angolo, con McKenzie che svetta più alto di tutti e anticipa Duncan in marcatura. L’unico squillo del Genk del secondo tempo è quello letale. E crescono i rimpianti per le due clamorose occasioni che i viola nella ripresa hanno mandato in fumo: il piatto destro di Milenkovic dentro l’area e poi quel colpo di testa di Nzola su cross di Parisi dalla sinistra che viene mandato fuori dallo specchio non si sa come.
Ne approfitta il Ferencvaros, che batte il Cukaricki e sale in testa al girone. Un pari che non può accontentare Italiano, che aveva iniziato la sfida con alcune certezze come Milenkovic, Ranieri, Biraghi e Gonzalez ma anche con alcune occasioni concesse ad alcuni interpreti in ogni ruolo. Su tutti Christensen in porta, Kayode come laterale difensivo, Sottil e Beltran in avanti. Alti e bassi, in generale. L’attaccante argentino ha dato tutto, lottando su ogni pallone e costringendo la retroguardia belga ad abbassare il proprio raggio d’azione. Sottil, invece, è mancato negli ultimi metri in concretezza e questa purtroppo risulta essere una costante.