ITALIANO, Ai dirigenti: ora basta parlare di Europa
Sulle pagine odierne de Il Corriere Fiorentino si analizza quello che è il momento psicologico e non solo di Vincenzo Italiano, privato del suo miglior giocatore a gennaio quando la sua squadra era in piena corsa per l'Europa nonostante una serie di dichiarazioni sibilline in cui aveva fatto capire che avrebbe preferito non privarsi ora del suo bomber: oggi - si legge - Italiano è un allenatore costretto a ripartire (quasi) da zero. Dal punto di vista tattico, ma non solo. Il gruppo infatti era convinto che Dusan avrebbe terminato la stagione in viola. Sembra di tornare ai primi giorni nel ritiro di Moena, quando il tecnico agì prima di tutto da psicologo. Ciò non significa che tra allenatore e dirigenza non ci siano alcuni aspetti da chiarire. Italiano, per esempio, gradirebbe (visto che si è fatto partire il giocatore più forte) che si smettesse di parlare di obiettivo Europa. Il fatto che la cessione di Vlahovic gli sia stata comunicata soltanto a cose fatte (è stato convocato dalla società lunedì, a trattativa chiusa) non gli ha fatto piacere. Sempre sul mercato, il mister aveva lasciato intendere ai dirigenti di preferire rinforzi italiani o già abituati alla Serie A. Per questo Berardi era la sua prima scelta (e invece è arrivato Ikoné), così come per il ruolo di centravanti avrebbe probabilmente scelto uno tra Scamacca, Schick o Milik.