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ITALIANO, C'è da scegliere obiettivo. Magari oltre il 7/8°

di Redazione FV

Lunga intervista rilasciata da Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, all’edizione odierna de La Stampa. Ne riportiamo i passaggi principali in tema viola: “La sconfitta più utile? Rimaniamo a quest’anno. La Fiorentina ha perso 4-0 a San Siro con l'Inter. Quel giorno abbiamo sbagliato approccio, conduzione della partita. Abbiamo analizzato nei dettagli quanto accaduto, sarà un caso ma da allora non si è più perso. Cosa che ricapiterà, ovvio, ma non credo per colpa degli stessi errori”. 

Che cosa significa allenare a Firenze? 
“Qualcosa di diverso. Sai a che cosa vai incontro se scegli Firenze: hanno avuto Baggio, Batistuta, la curva canta un coro per lo scudetto del 1956. La maglia viola qui è una ragione di vita. Oggi siamo terzi e ci godiamo il risultato, ma ci vuole molta umiltà. Questo è il mio trentesimo anno nel calcio, sono uscito di casa che ne avevo 15 e sa che cosa le dico?”.  

Che cosa?  
“Che mi rilasso solo quando metto i piedi sotto la sabbia al mare”. 

Con Commisso è difficile staccare la spina. Quante volte vi sentite alla settimana? 
“Quando è in Italia ci vediamo tutti i giorni. Prima di parlare con lei abbiamo pranzato insieme. Ci ha messo a disposizione una meraviglia come il Viola Park, sono certo che allenarci qui vale qualche punto in più”. 

Incomprensioni con Commisso? 
“Quando gli ho detto di aver dato alla squadra tre giorni di riposo mi ha guardato strano, gli sembrava una follia. Gli ho spiegato che il riposo fa parte del lavoro e forse l’ho convinto. Forse”. 

A fine stagione sarà contento se la Fiorentina...? 
“Arriviamo da due finali perse, ora siamo in gara ovunque e dovremo scegliere. Vorrei migliorare il settimo-ottavo posto dello scorso anno. Vincere a Napoli ci ha dato una convinzione importante”.

Napoli è un'occasione persa per lei?
"No, lo stadio dove ho vinto quattro volte su cinque".