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KEAN/2, Siamo pieni di talento. Futuro a Firenze...

di Redazione FV

In un intervista concessa ai taccuini del settimanale Sport Week, Moise Kean ha parlato di sé a 360 gradi: dalla sua vita privata, all’approdo a Firenze fino al ritorno in Nazionale. Di pressioni per il calcio lui non vuol sentirne parlare, nonostante abbia vissuto un'infanzia da golden boy che lo ha portato ad essere il primo Duemila a segnare in Champions e il secondo marcatore più giovane nella storia della Nazionale. Attese che nel frattempo si sono un po' perse, anche se Kean ha appena 24 anni e sta lavorando molto sul proprio gioco: "Ho cercato di studiare meglio il mio ruolo. Prima cercavo la giocata a tutti i costi, adesso cerco di correre e pressare per aiutare la squadra. Se voglio essere un leader devo farmi il mazzo". 

E c'è da dire che il mazzo per ora a Firenze se lo sta facendo, non a caso è uno dei giocatori che calcia di più in porta in tutta la Serie A. Complice anche un'intesa con il tecnico Palladino che si è instaurata fin dal primo giorno, con il tecnico viola che gli ha ridato quella fiducia di cui tanto necessitava: "Io e il mister ci intendiamo bene. Mi ha aiutato molto, in campo e fuori. È una persona ambiziosa, che ama le sfide e noi siamo una squadra piena di talento che può far bene". E a sperarlo sono innanzitutto i tanti tifosi viola, che si sono subito dimenticati del passato bianconero di Kean, accogliendolo e coccolandolo fin dal primo giorno. Un trattamento che ha fatto piacere al ragazzo in primis, che sul futuro non si sbilancia ma che forse ha capito di aver trovato finalmente una casa: "Per stabilire il futuro è ancora presto, ma adesso torno a casa col sorriso. Era una cosa che mi mancava da un po’".