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NARDELLA, Adesso punta sul Franchi restaurato

di Redazione FV

Oggi, in un Paese che si sta rendendo conto di quanto sarà dura ripartire dopo il ciclone Covid 19, qualcosa è cambiato. Merito anche (per non dire soprattutto) dell’impegno della Fiorentina e, in particolare, di Joe Barone. È stato lui per esempio, ad andare al Coni per parlare direttamente con Giovanni Malagò. Era il 4 marzo scorso e, in quell’occasione, il dg viola cercò (e trovò) la sponda del capo dello sport italiano nella battaglia per la realizzazione di nuove leggi che aiutassero chi ha intenzione di investire su impianti e infrastrutture. Del resto, senza, il calcio italiano è destinato a rimanere indietro. Soprattutto oggi che il coronavirus (oltre alle già conosciute esigenze economiche e di competitività) imporrà stadi e strutture il più possibile all’avanguardia. Ed ecco allora la task force voluta dalla Lega di Serie A alla testa della quale, guarda un po’, c’è lo stesso Barone. Società, istituzioni sportive, e politica. Mai come adesso il fronte sembra marciare compatto. Basta pensare alle dichiarazioni del sindaco Dario Nardella. «Bisogna garantire maggiori incentivi fiscali agli investitori — ha detto a La Gazzetta — servono defiscalizzazioni e riduzione delle tasse sul patrimonio se l’imprenditore volesse acquistare l’impianto. Bisogna semplificare, e diminuire i vincoli della Sovrintendenza».