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NARDELLA-COMMISSO, Chi sta con chi?

di Redazione FV

Il Corriere Fiorentino, in edicola questa mattina, propone una interessante riflessione a firma del direttore Roberto De Ponti sui rapporti tra Rocco Commisso e Dario Nardella, alla luce degli ultimi sviluppi in merito alla questione stadio. Ve lo proponiamo: Prima di srotolare un’altra volta lo striscione «Io sto con Rocco», Dario Nardella dovrebbe verificare se anche Rocco sta con lui. Perché incontrare a pranzo il sindaco di Campi Bisenzio, l’ineffabile e insinuante Emiliano Fossi, e lasciare invece seduto in sala d’attesa il primo cittadino di Firenze, che sarebbe poi la città della Fiorentina, non è un segnale incoraggiante nei confronti del moribondo Franchi. Né di Nardella medesimo, fresco di incontro con il Credito Sportivo e Palazzo Chigi. Uno sgarbo istituzionale. Se la forma è sostanza, Commisso ha già scelto: caro Dario, ti incontrerò — senza fretta — perché devo, ma sappi che di un Franchi ristrutturato non me ne faccio nulla. Lontani i tempi in cui il nuovo proprietario della Fiorentina diceva di avere a cuore il destino del Franchi e di Campo di Marte. Si è partiti dal restyling, si è arrivati a richieste sempre più ardite, una strategia che alla fine non ha pagato. Commisso ha ragione nel dirsi scottato dalla vicenda Mercafir, ma evocare ruspe e distruzioni, arrivando fino al dileggio del ministro che avrebbe dovuto prendere una decisione su cosa fare del Franchi, a cosa è servito? Il patron viola ha tutto il diritto di mettere i propri soldi dove meglio crede. Ma se chiedi aiuto a Palazzo Vecchio, saggezza vorrebbe che con Palazzo Vecchio poi ti ci confrontassi, prima di andare a cercare nuovi territori là dove anche il presidente della Regione ha ammonito: Campi solo se Nardella dice ok.