NAZIONE, Due pareri discordanti sulle scelte di Italiano
La Nazione affida a due giornalisti il commento della decisione di Vincenzo Italiano di far cambiare sempre la formazione che scende in campo. Riccardo Galli non è d'accordo: "Con lo scorrere delle partite, la regola rischia di far scattare diverse controindicazioni". Come la "poca continuità a giocatori che magari ne hanno bisogno e che solo mettendo in fila più partite possono raggiungere un rendimento migliore (e costante)", oppure "il rischio di far girare tutto e tutti su uno schema di gioco fisso (il 4-3-3 mai rinnegato) mentre qualche volta un cambio di scacchiere potrebbe permettere il migliore utilizzo di qualcuno".
Cosimo Zetti invece si dice a favore: "E’ il calcio moderno, bellezza. Perché, oltre i singoli, conta la squadra, un gruppo unito e compatto che fa dello spogliatoio il suo punto di forza. E conta soprattutto l’identità di gioco".