NAZIONE, Viola Dr. Jekyll e Mr. Hyde tra Serie A e coppe
Fiorentina horror in campionato ma bella in coppa: uno scenario che si sta prefigurando in questa seconda parte di stagione e che, come ci spiega Stefano Cecchi sulle colonne de la Nazione, non è nuovo in casa viola. Sono almeno tre gli esempi di stagioni ondivaghe come rendimento tra Serie A e altre competizioni: la prima è quella 1974-75, -al posto del rivoluzionario «Che» Radice è arrivato il restauratore Rocco ma la gestione del Paron non dà i risultati sperati. La Fiorentina vivacchia a metà classifica ma in coppa Italia stupisce. Dapprima vince un gironcino all’italiana con Ternana, Foggia, Palermo e Alessandria. Poi, inaspettatamente, grazie alla differenza reti, vince anche il secondo girone a 4 con Torino, Roma e Napoli e conquista così la finalissima dell’Olimpico, dove ad attenderla trova il Milan di Chiarugi, Benetti e Bigon- coi viola che la spuntano grazie al gol di Paolo Rosi.
Andamento simile nella stagione 1989-90, con al squadra affidata a Bruno Giorgi che è protagonista di un campionato disastroso con salvezza all'ultima giornata, ma -In Europa i viola si trasformano, dottor Jekill e mister Baggio, battendo in serie Atletico Madrid, Sochaux, Dinamo Kiev, Auxerre, Werder Brema fino a conquistarsi la finale con la Juventus-. Il finale, con il doppio scontro in trasferta ed in "casa" (la Fiorentina giocherà ad Avellino invece che a Firenze), è cosa nota, coi bianconeri che vincono la coppa, ma il succo rimane.
Ultima stagione da segnalare, quella 2000-2001, con Terim che lascia la panchina al subentrante Roberto Mancini, che si ritrova la squadar in finale di Coppa Italia, conquistata poi nel doppio scontro col Parma.