.

PADOVANI, Mancano 3,2 mln non messi dalla Fiorentina

di Redazione FV

Mentre continuano i dubbi su dove giocherà la Fiorentina nei due anni di lavori al Franchi, il Comune di Firenze prosegue nel progetto di adeguamento del campo da rugby Padovani, per il quale ha chiesto e ottenuto dal Consiglio comunale il via libera a una variazione di bilancio da 10 milioni di euro. A dire il vero però - rimarca oggi La Nazione -, per poter rendere fruibile l’impianto sportivo servirebbero altri 3,253 milioni che in un primo momento sembrava dovesse metterli la società viola. Ma dopo lo scontro istituzionale - con tanto di botta e risposta - tra il direttore Joe Barone e l’amministrazione Nardella, l’ipotesi appare sempre più utopistica. Nel frattempo, il Comune ha avviato un dialogo competitivo con le aziende che hanno manifestato interesse per il bando sui lavori al Padovani. 

A spiegare in che cosa consistano i lavori ci pensa il documento redatto dalla Direzione Servizi Tecnici di Palazzo Vecchio. In questo, sono contenute le tre ipotesi di strutturazione dei lavori di riqualificazione. La terza consiste nel realizzare una tribuna con struttura provvisoria fino a circa 8mila posti priva di copertura ma dotata di servizi che possano ospitare partite di calcio di Serie A con almeno 15mila spettatori. "Le tre configurazioni prevedono diverse modalità di gestione dei flussi, degli ingressi, della sicurezza e degli spazi e non dovranno impattare con i futuri cantieri della tramvia e del Franchi. Il Padovani, inoltre, dovrà contenere quindi un numero adeguato di posti anche per autorità e vip, oltre a spogliatori da almeno 200mq, stanze per gli allenatori, spogliatoi per gli arbitri, sale per i delegati di gara, sala medica e per il controllo anti doping. Altro elemento di non poco conto riguarda i parcheggi: ce ne dovrà essere uno da minimo 150 posti, per autorità e addetti, lungo viale Nervi, mentre quello per le squadre potrebbe essere collocato su viale Malta. La scelta del sistema costruttivo - si legge nel documento - dovrà essere improntata ai principi di sostenibilità ambientale e della bio-architettura".