PRANDELLI, Italiano non si innamori troppo del modulo
Intervistato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport, Cesare Prandelli torna a parlare di Fiorentina: l'ex tecnico viola, dalle colonne della rosea, dà un consiglio a Vincenzo Italiano, suo successore ma anche suo ex giocatore: "A Italiano, siccome è stato un mio giocatore ed è un ottimo allenatore, un consiglio lo do. È quello di non innamorarsi troppo del sistema di gioco e di essere più elastico. A volte è meglio ripartire veloci e fare 2-3 passaggi in meno per fare gol".
E su Dusan Vlahovic, lanciato proprio da lui a Firenze, Prandelli ha detto: "Dusan sta rispettando le aspettative. È fortissimo e ha ancora margini di crescita: deve restare sereno e non strafare. Dopo un infortunio così serve tempo per tornare al top. A volte si dimentica che Vlahovic è un 2000, come Haaland che ha una abilità pazzesca: attacca l’area piccola con una cattiveria unica. Gli attaccanti si studiano tra loro. Dusan deve ispirarsi a Erling. Con Chiesa faranno bene: Federico lo ricordo nelle giovanili della Fiorentina. Diventeranno una coppia devastante. Insieme hanno un po’ di tutto: dribbling, strappi, ripartenze, capacità intuitive e gol".
Prandelli ha anche commentato la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus citando la stagione in cui anche lui, con la sua Fiorentina, si trovò costretto a partire col segno meno in classifica: "Noi, nel 2006-07, abbiamo iniziato da – 19, poi ridotto a -15. Ricordo una bella intuizione del d.s. Corvino. Dopo le prime vittorie, avevamo ancora il segno meno in classifica. Corvino mi disse: “Mette tristezza guardarla così, attacchiamo nello spogliatoio la classifica con i punti fatti sul campo”. I giocatori hanno apprezzato e si sono superati. Per poco non ci siamo qualificati in Champions".